Intollerabile la situazione degli impianti di riscaldamento delle case popolari di Roma. Una situazione che sembra peggiorare con l’arrivare dell’inverno
di Flavio Quintilli
Torre Maura al freddo, le case del comune di Roma hanno gli impianti di riscaldamento guasti. Ormai l’inverno è alle porte e questa di Torre Maura sembra una situazione tutt’altro che isolata. In questo numero parliamo infatti anche del caso di via Crocco a Nuova Ponte di Nona e del caso del Centro Anziani di Borghesiana. Il Comune di Roma cosa intende fare? Sembrerebbe nulla.
“La Giunta del cambiamento non riesce a cambiare un termostato – scrive il consigliere del Municipio VI Dario Nanni (Misto) in una nota – Centinaia di famiglie di Torre Maura per problemi agli impianti non hanno ancora la possibilità di poter accendere i riscaldamenti negli immobili pubblici”.
A Torre Maura, gli inquilini delle case popolari sono all’esasperazione. Il capogruppo dem in Municipio VI, Fabrizio Compagnone, scrive infatti che “I cittadini di Torre Maura nelle case del comune non sono più disponibili a tollerare ancora questa incresciosa situazione. Il sistema di riscaldamento di tutti palazzi in questione funziona male, e in alcuni casi, non funziona proprio. La situazione con il freddo alle porte rischia di diventare drammatica per quanti non hanno potuto per motivi economici trovare alternative valide per riscaldare le proprie abitazioni”.
Le proteste di Torre Maura. I cittadini di Torre Maura sono andati persino in diretta su Tagadà, su La7, ieri mattina, per denunciare con forza l’assurdità della situazione. A scrivere al Simu (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) è Nanni, perché “L’amministrazione a 5 Stelle non riesce neanche a far accedere i riscaldamenti di 530 famiglie. Dieci giorni fa ho scritto al dipartimento SIMU – conclude Nanni – per sollecitare il loro intervento, ma ad oggi la situazione non è cambiata”.
Anche Compagnone spera che “Il Dipartimento Simu, quindi il Sindaco di Roma, trovino soluzioni immediate e risolutive, affinché il problema si risolvi quanto prima e quanto meglio”. Constatando che la problematica degli impianti di riscaldamento degli immobili di proprietà del Comune è diffusa a macchia d’olio, Compagnone conclude: “Purtroppo situazioni simili si sono verificate in più parti della Città, sarebbe utile magari, organizzare una task force dedicata al problema”.
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