Economia

REGIONE SICILIANA. Legge contro povertà, dal governo Musumeci interventi per 10 milioni di euro: pronti i bandi

PALERMO. Il governo Musumeci è pronto a erogare interventi di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale per 10 milioni di euro. Sono stati pubblicati dal dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali i primi due avvisi per individuare enti del Terzo settore che possano mettere in campo misure di intervento straordinario per i casi di bisogno ed emergenza alimentare, ma anche per azioni di sostegno per il ricovero di persone indigenti e in condizione di marginalità estrema, secondo quanto prevede la nuova legge regionale contro le povertà approvata la scorsa estate.
Queste risorse si aggiungono a quelle dei piani povertà con cui la Regione annualmente detta le disposizioni ai distretti socio sanitari per combattere l’esclusione sociale.
Il primo avviso (consultabile a questo link https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/decreto-approvazione-avviso-pubblico-l-erogazione-interventi-favore-singole-persone-nuclei-familiari-condizioni-particolare-disagio-socio-economico) riguarda le misure d’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare, per le quali è disponibile un budget di 5 milioni di euro. Il dipartimento Famiglia e Politiche sociali invita gli enti del terzo settore riconosciuti e operanti in questo ambito presentare una manifestazione di interesse entro 15 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, all’indirizzo pec dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Tra i requisiti richiesti ci sono un’attività di almeno dieci anni nel settore della distribuzione alimentare realizzata nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead), l’erogazione diretta di pasti e di generi alimentari a favore di singole persone e nuclei familiari, l’organizzazione e la gestione di reti di raccolta e redistribuzioni dei generi alimentari agli enti impegnati direttamente nell’erogazione. Il contributo sarà erogato in due tranche.
Il secondo avviso (consultabile a questo link https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/decreto-approvazione-avviso-pubblico-l-erogazione-interventi-favore-singole-persone-nuclei-familiari-condizioni-particolare-disagio-socio-0) promuove, invece, le azioni di sostegno per il ricovero di indigenti e soggetti in condizione di marginalità sociale estrema. Gli enti che intendono partecipare alla manifestazione d’interesse devono avere una serie di requisiti: attività nell’accoglienza temporanea a carattere residenziale e semiresidenziale; rilevata oggettiva e contingente condizione di bisogno degli utenti interessati; presa in carico da parte dei competenti servizi sociali.
Anche in questo caso la richiesta va presentata entro 15 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, all’indirizzo pec dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. Sono disponibili 5 milioni di euro. I contributi saranno erogati in due tranche.
Per la completa attuazione della legge, restano da programmare gli ultimi cinque milioni di euro destinati a persone in condizioni di isolamento ed esclusione sociale attraverso “attività di promozione socio-educativa e socio-culturale” e “di contrasto alla devianza e alla dispersione scolastica” messe in campo da enti del Terzo settore.
«Per garantire le fasce più fragili della popolazione siciliana, le cui condizioni economico-sociali sono state ulteriormente aggravate a causa anche della crisi scaturita dalla pandemia –afferma l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone– la Regione ha tempestivamente messo in atto le procedure amministrative per dare attuazione a tutte le misure di sostegno previste dalla nuova norma, liberando risorse non utilizzate. La copertura finanziaria, infatti, è garantita dai fondi dell’emergenza Covid non trasferiti ai Comuni per mancanza di richieste o per rinuncia da parte degli stessi enti locali». (R.S. 19.11.2021)
Redazione

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