ROMA. “Un risultato che accogliamo con soddisfazione, che recepisce anche le nostre richieste su un tema che rappresenta una delle priorità su cui siamo impegnati e sul quale continueremo a lavorare sia a livello nazionale che europeo”.
È il commento del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, all’approvazione da parte della Commissione europea del pacchetto di misure per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali, tra i quali anche i rider.
“Il pacchetto di misure approvato dalla Commissione Ue per una Direttiva che migliori le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle piattaforme digitali rappresenta un passo molto importante. Si tratta di una priorità che il nostro Governo è impegnato a promuovere a livello nazionale e in sede europea e sulla quale continueremo a impegnarci sostenendone una visione ambiziosa che garantisca tutele a tutti per il presente e il futuro. La proposta accoglie – spiega il ministro – e dà supporto a due nostre richieste. Chiarire lo status dei lavoratori delle piattaforme, orientandosi a favore del riconoscimento di un rapporto dipendente, e dare centralità al tema dell’utilizzo di algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale. Questi ultimi svolgono un ruolo cruciale nel definire, valutare e monitorare l’esecuzione delle prestazioni dei lavoratori su piattaforme e dobbiamo essere preparati ad adeguare l’apparato normativo e di tutele nella stessa direzione. Bisogna promuovere diritti digitali collettivi adottando misure di garanzia e trasparenza per l’utilizzo di dati e di algoritmi per riequilibrare le asimmetrie del mercato del lavoro digitale. Per questo, sul fronte della regolazione algoritmica e il corretto utilizzo dei dati dei lavoratori, in Italia ci stiamo impegnando – sottolinea Orlando – a definire una proposta di legge per la trasparenza e la prevedibilità delle condizioni di lavoro. Ma soprattutto, stiamo avviando un percorso per capire come si può creare valore per tutta la società da questi dati. Il lavoro su piattaforme digitali è un’opportunità e può essere sostenibile solo se offre posti di lavoro di qualità e se rispetta i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Oggi, in Europa si è aggiunto un tassello in questa direzione”. (M.L. 09.12.2021)
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