Siamo a meno 40 giorni per poter presentare domanda di ISCRO 2022, ossia l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa.
Vogliamo ricordare che le istanze sono aperte solo per chi nel 2021 non ne ha fatto richiesta: nel triennio 2021-2023, infatti, la domanda può essere fatta una sola volta.
Vediamo nel dettaglio a chi spetta, come ed entro quando fare domanda secondo quanto indicato da Inps nel messaggio n. 94 del 30 giugno 2021.
L’indennità è destinata ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata Inps e che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.
Inoltre, occorre far valere congiuntamente i seguenti requisiti:
L’indennità ISCRO non è compatibile con il Reddito di Cittadinanza, NASpI, DIS-COLL e i trattamenti pensionistici diretti. E’ invece cumulabile con un eventuale assegno di invalidità.
L’indennità è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso a Inps alla data di presentazione della domanda. La dichiarazione dei redditi certificata dalla Agenzia delle Entrate deve essere rintracciabile, pena il rigetto della domanda.
L’importo della prestazione ISCRO oscilla da un minimo di 250 euro mensili a un massimo di 800 euro, poiché queste sono le soglie dove al di sotto o al di sopra delle quali l’importo non può andare. Qualora, infatti, la misura della prestazione risulti di importo inferiore al minimo o superiore al massimo, l’indennità è erogata in misura pari, rispettivamente, a 250 euro mensili o a 800 euro mensili.
Tali importi, determinati per legge, sono annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente.
La prestazione ISCRO è erogata per sei mensilità e spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
Come anticipato a inizio articolo, chi ha già usufruito dell’indennità nel 2021 quest’anno non potrà riceverla nuovamente. Inps provvederà quindi a respingere le eventuali domande ripresentate. Nel caso in cui, invece, la domanda presentata nel 2021 fosse stata respinta e/o la prestazione revocata dall’origine, quella per il 2022 potrà essere accolta.
Per presentare domanda ci sono ancora 40 giorni di tempo: la finestra per le domande si chiude infatti il 31 ottobre 2022.
La domanda potrà essere inoltrata accedendo al portale web dell’Istituto tramite le credenziali SPID, CIE o CNS o, in alternativa, rivolgendosi al contact center INPS.
In sede di presentazione della richiesta l’assicurato deve autocertificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse, salvo l’Istituto non li abbia già a disposizione. In questo caso, ai fini della verifica dei requisiti reddituali, verranno presi in considerazione i dati reddituali di cui dispone l’Istituto, che saranno precaricati nel pannello di domanda.
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