RdC, in estate si può guadagnare fino a €3.000: ecco come
31 Marzo 2023 Off Di EconomiaFinanzaNewsUltima ora, chi percepisce ad oggi il Reddito di Cittadinanza e quest’estate volesse aumentare le sue entrate con un lavoro stagionale può farlo senza perdere il sussidio.
Lavorare e percepire il Reddito di Cittadinanza, infatti, non sono due attività incompatibili. O meglio, non lo sono a determinate condizioni.
Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza durerà al massimo 7 mensilità e per 6 mesi i beneficiari occupabili dovranno frequentare un corso di formazione così da essere pronti a inserirsi nel mondo del lavoro non appena rimarranno senza Reddito di Cittadinanza. Questa regola vale anche per i lavoratori stagionali e intermittenti, ma per loro sono concesse delle eccezioni.
Se finora, infatti, per gli stagionali e gli intermittenti facenti parte di nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza il maggior reddito da lavoro concorreva alla determinazione del beneficio economico nella misura dell’80%, come disposto dal DL 28 gennaio 2019, n. 4 (art. 3, comma 8), con la novità inserita in Manovra di Bilancio, «nel caso di stipulazione di contratti di lavoro stagionale o intermittente, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi.»
Questo sa a significare che se il percettore svolge lavoro stagionale o comunque anche intermittente, entro il valore di 3.000 euro, questo non sarà utile per la quantificazione dell’importo spettante del RdC e pertanto non inficerà sulla sua riscossione.
Una soluzione adottata dal Governo per incentivare i percettori di RdC a cercare o a non lasciare un lavoro, soprattutto in vista della stagione turistica: già da aprile e per tutta l’estate, infatti, sia le attività agricole che quelle ricettive sono alla ricerca di manodopera, da un po’ di tempo sempre più difficile da reperire.