I beneficiari del reddito di cittadinanza riceveranno l’accredito sulla propria carta a partire dal 27 luglio 2023. Per chi ha presentato una nuova domanda arriverà dal 17 del mese. La mensilità di luglio sarà l’ultima per chi supera il limite di fruizione introdotto dalla Legge di Bilancio
Sta per arrivare il pagamento del reddito di cittadinanza per il mese di luglio 2023. Chi ha presentato la richiesta e risulta in possesso di tutti i requisiti necessari per la fruizione riceverà l’accredito a partire dal 27 del mese.
I cittadini e le cittadine che accedono al beneficio per la prima volta otterranno il sussidio dal 17 luglio, dato che il 15 cade di sabato. La prima rata del sussidio, infatti, viene precaricata direttamente sulla carta che si riceve da Poste Italiane.
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 il reddito di cittadinanza sarà abolito dal 2024. Il limite di fruizione per l’anno in corso è di 7 mensilità. Pertanto, per molti beneficiari che lo ricevono da gennaio questa sarà l’ultima mensilità.
Come ogni mese, sono due le date che i beneficiari della prestazione devono segnare in calendario per quel che riguarda l’accredito del sussidio economico.
Per il pagamento di luglio 2023 si tratta, nello specifico, del 17 e del 27 del mese.
Tutti i beneficiari che accedono alla misura per la prima volta, cioè chi ha presentato una nuova domanda e riceve la prima mensilità del sussidio, la ottengono intorno alla metà del mese.
Il primo accredito, infatti, è già precaricato sulla carta reddito di cittadinanza (cRdC) che si riceve da Poste Italiane, il giorno 15 del mese successivo a quello di domanda. Per questo mese dal 17, dato che il 15 è sabato.
Dal 27 luglio, invece, riceveranno il pagamento del reddito di cittadinanza tutti gli altri beneficiari che hanno già ottenuto almeno una mensilità del sostegno economico. L’INPS, infatti, invia in questa data a Poste Italiane le somme da erogare e che poi vengono distribuite ai singoli percettori.
La data di fine mese interessa anche i beneficiari del sussidio che ricevono l’assegno unico per i figli a carico. Questi, infatti, ottengono insieme entrambe le prestazioni direttamente sulla carta reddito di cittadinanza.
ATTENZIONE: l’INPS ha comunicato novità importanti per i beneficiari di entrambe le misure. Con la fine del reddito di cittadinanza, che sia al termine dei 7 mesi o al 31 dicembre, chi ha diritto all’assegno unico dovrà presentare una nuova domanda autonoma all’INPS.
Per continuare a ricevere l’assegno senza interruzioni, la richiesta va presentata entro l’ultimo giorno del mese in cui riceve l’ultima mensilità del reddito di cittadinanza. La prestazione sarà erogata alla fine del mese successivo secondo il calendario ordinario del pagamento dell’assegno unico.
Anche per il mese di luglio non ci sono cambiamenti per quanto riguarda l’importo base della prestazione, che resta quello usuale, massimo 780 euro mensili, i quali variano a seconda della scala di equivalenza, della composizione del nucleo familiare e del reddito dello stesso.
Come noto, questo sarà l’ultimo anno per il reddito di cittadinanza che, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, sarà abolito dal 2024 per lasciare il posto ad una nuova misura: l’assegno di inclusione.
La Manovra, inoltre, ha notevolmente ridotto la durata del beneficio per l’anno in corso. La prestazione, infatti, viene riconosciuta a chi ne ha diritto per un massimo di 7 mensilità anziché 18 e comunque non oltre il 31 dicembre.
Pertanto, come chiarito dall’INPS nella circolare n. 61 del 12 luglio, se la scadenza dei 18 mesi di fruizione continuativa cade dopo il 31 luglio 2023 l’erogazione della misura terminerà in tale data, dato che sono trascorsi i 7 mesi previsti. Se, invece, cade prima del 31 luglio, dopo il mese di sospensione sarà possibile presentare una nuova domanda ma tenendo conto delle mensilità già fruite nel 2023. Non si può infatti superare il limite previsto.
Il nuovo limite di 7 mesi non si applica ai nuclei familiari in cui sono presenti minori, persone con disabilità o con almeno sessant’anni di età, i quali continueranno a ricevere regolarmente la prestazione, fermo restando il limite di fruizione al 31 dicembre 2023.
Inoltre, come previsto dal decreto lavoro (articolo 13, comma 5) potranno continuare a ricevere il sussidio fino al 31 dicembre 2023 anche i percettori per i quali viene comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il termine di 7 mesi (e non oltre il 31 ottobre 2023).
Da settembre, poi, sarà operativo il nuovo supporto per la formazione e il lavoro, in favore di chi non ha i requisiti per accedere all’assegno di inclusione.
Negli ultimi sei mesi, il fenomeno delle truffe telefoniche ha raggiunto livelli preoccupanti, con oltre…
L'Assegno di Inclusione è un aiuto economico pensato per le famiglie in difficoltà. Dal 2024,…
Il governo ha deciso di abbandonare la strada dei bonus auto e di intraprendere una…
Novità per il Natale 2024: il tradizionale bonus di 100 euro, erogato con la tredicesima,…
Hai un frigorifero o una lavatrice ormai troppo vecchi? Il nuovo Bonus Elettrodomestici potrebbe fare…
È stata pubblicata ieri, 13 novembre, la graduatoria dei beneficiari del Bonus Affitti 2022, un'iniziativa…