Bonus Turismo 2023: che cos’è e a chi spetta
18 Luglio 2023Con l’inizio della bella stagione, la domanda di personale per le strutture ricettive aumenta in modo esponenziale. Negli ultimi anni, però, trovare qualcuno che lavori in questo ambito non è così facile.
Per venire incontro sia ai datori di lavoro che ai lavoratori, il governo ha deciso di inserire nel nuovo Decreto Lavoro, e in particolare all’articolo 39 bis, quello che viene definito “bonus turismo”.
Tramite questo incentivo, si mira a rendere più generosa la busta paga dei lavoratori del comparto del turismo, inclusi quelli che operano negli stabilimenti termali.
Cos’è
Questo particolare tipo di bonus viene erogato come “trattamento integrativo” se si hanno determinati requisiti che vedremo nel paragrafo successivo.
Non è legato a qualsiasi ora di lavoro prestata dal lavoratore, ma solo a quelle notturne e straordinarie. Questo significa che non verrà erogato in misura fissa, ma varierà nell’arco dei mesi, in base a queste due particolari evenienze. Vediamo meglio le caratteristiche e le limitazioni di questo nuovo incentivo.
Quando è riconosciuto
L’incentivo è riconosciuto per le prestazioni lavorative effettuate durante il periodo che va dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023. Le somme erogate hanno la particolarità di non andare a concorrere alla formazione del reddito sulla base del quale vengono calcolate le imposte.
Sono previste, però, delle precise casistiche per poter ricevere questa somma aggiuntiva:
- il lavoratore deve lavorare nel settore del turismo, compresi gli stabilimenti termali;
- sono prese in considerazione le ore di lavoro notturno e straordinarie effettuate nei giorni festivi;
- i lavoratori devono aver percepito meno di 40.000 euro di redditi da lavoro dipendente durante l’anno 2022.
A chi è destinato
Il beneficio può essere goduto da tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano avuto un reddito da lavoro dipendente, durante l’anno 2022, inferiore a 40.000 euro.
Di solito, solo il dipendente può sapere a quanto ammonta la somma dei suoi redditi da lavoro dipendente percepiti l’anno precedente. Per questo motivo, per vedersi riconosciuto questo tipo di bonus, il lavoratore dovrà attestare per iscritto al suo datore di lavoro che la somma dei redditi percepiti è stata inferiore a 40.000 euro.
Attenzione però: le risorse stanziate dallo Stato non sono illimitate, e ammontano a 54,7 milioni di euro per l’anno 2023.
Non c’è ancora chiarezza sulla modalità in cui i lavoratori riceveranno questo bonus. Il decreto attuativo, infatti, non è ancora stato pubblicato ed è questa legge che fornisce i dettagli operativi.
A quanto ammonta
Si fa riferimento a una quota pari al 15% del valore delle ore di lavoro straordinario e lavoro notturno svolto nelle giornate festive.
Per esempio, nell’arco del mese un lavoratore fa 20 ore di straordinari e 5 ore di lavoro notturno, sempre in un giorno festivo. La somma di queste ore comporterà il pagamento da parte del datore di lavoro, in via esemplificativa, di 300 euro.
A seguito di questo pagamento, lo Stato riconoscerà un ulteriore bonus di 45 euro, che andranno anticipati dal datore di lavoro per conto dello Stato stesso.
Ad oggi, comunque, non sono ancora uscite ulteriori istruzioni definitive riguardo le modalità di fruizione di questo nuovo incentivo; restiamo quindi in attesa che il decreto attuativo venga approvato e che il Ministero del Turismo emetta un ulteriore decreto che disciplini questo nuovo bonus.